Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
questi rami i vecchi germogli inariditi e sopraffatti dagli altri, in quella che Darwin chiama lotta per l'esistenza, sono le specie estinte senza
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La diversità grandissima della faccia si presenta qui per la prima. Quella del chimpansé è la meno lontana dall'aspetto umano; quella del gorilla
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Nell'uomo e nelle scimie di rango più elevato, la lunghezza del braccio oltrepassa quella dell'antibraccio, nelle scimie americane incomincia la
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Or si presenta la differenza la più importante, quella che si esprime col dire che l'uomo è bimano e le scimie sono quadrumani. Ma qui bisogna
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parte terminale di un'estremità si dica mano, quella dell'altra si dica piede. I caratteri comunemente assegnati alla mano sono la mobilità delle
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corrispondente del piede umano. Or bene, la pianta dei piedi del gorilla è già più larga in confronto di quella dell'orang-outang e dello stesso
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alla region posteriore del vertice il pelo più lungo e disposto a rosa attorno di un centro, accenna già ad una disposizione analoga a quella che si
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quella degli altri animali. Per condizioni particolari, inerenti alla sua struttura elementare, la pelle dell'uomo, specialmente sotto i brividi del
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sotto la parola generica di intelligenza. Dobbiamo distinguere in essi la parte che sta alla base del cranio, da quella che si rivolge in alto e, nel
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prolungamento posteriore delle cavità interne degli emisferi, ossia de' ventricoli cerebrali, in quella prominenza che gli anatomici chiamano piccolo
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compage, per la sua configurazione, è un animale dell'ordine dei primati, appena separato dalle scimie per quella distanza che separa un genere dall'altro
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facciale, dilatare la capacità del cranio e mettervi dentro qualche grammo di sovrapeso di quella pasta fosforica che si chiama cervello? Non è serbata al
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propria dell'uomo con quella degli animali. Finché il naturalista ha potuto dimostrare che non v'ha altra differenza che di proporzioni, ed ancora ben
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quella combinazione che è detta acido carbonico. L'acido carbonico dell'aria è dunque il principale alimento delle piante. Tutto il carbonio che è
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Serviamoci pure di una locuzione assai usata: parliamo pure ancora di epoche della natura. Quando, con quella potenza che solo è data alla mente
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germi di malcontento delle masse che preannunciano le rivoluzioni sociali. Ed è una vera rivoluzione della filosofia zoologica quella che finalmente
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invalsa la moda dell'allevamento di una moltitudine di razze di colombi; è invalsa con quella specie di manìa, ma con quella intelligente ostinazione
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). Cercate di far accettare questa conclusione ad un semplice amatore di piccioni, vi risponderà con una ripulsa non meno energica di quella che ci possiamo
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